Zucchero raffinato: un nemico a tavola

"Zucchero" è il nome comune attributo al composto chimico organismo saccarosio, appartenente alla famiglia dei glucidi disaccaridi. Il saccarosio è composto dall'unione di due monosaccaridi, il glucosio e il fruttosio; questi, tramite legame glicosidico, sono uniti tra loro, formando uno zucchero non riducente che nell'industria alimentare, ma anche nelle nostre cucine, è utilizzato in quantità abnormi ed esagerate.

Lo zucchero, soprattutto quello di canna o di barbabietola raffinato (quello "bianco" per intenderci), ha il grande difetto di essere un alimento povero e denaturato, a grande impatto sull'indice glicemico, che causa innalzamento della glicemia non appena viene assunto, provocando la mobilitazione di una grande quantità di insulina e, dopo un paio d'ore, uno stato di ipoglicemia. Questa condizione di ipoglicemia è causata dall'eccessiva produzione di insulina, dovuta all'innalzamento repentino dell'indice glicemico, ed è chiamata iperinsulinemia. Nell'iperinsulinemia i livelli ematici di insulina sono molto alti e questa condizione è causa della formazione di diversi stati patologici. A lungo andare, nel corso degli anni, questo può portare allo sviluppo di una sindrome molto pericolosa e grave, non ancora presa in considerazione in campo medico come dovrebbe, definita come "insulino-resistenza".

Su Pubmed viene definita in questo modo: "L'insulino-resistenza si verifica come parte di un gruppo di anomalie cardiovascolari e metaboliche comunemente denominato "Sindrome di insulino-resistenza" o "Sindrome metabolica". Questo gruppo di anomalie può portare allo sviluppo di diabete di tipo 2, aterosclerosi accelerata, ipertensione e sindrome dell'ovaio policistico e dipende dal background genetico dell'individuo.".

L'insulino-resistenza si manifesta dopo un lungo periodo in cui si segue un cattivo regime alimentare, ricco di zuccheri e prodotti raffinati, che provoca la formazione di adiposità viscerale, infiammazione di basso grado e origine di diversi stati patologici cronici gravi. Lo zucchero è un nemico silenzioso, che ci sembra molto amichevole per il suo sapore dolce, ma che in realtà è una sostanza tossica per il nostro organismo, assolutamente da evitare a qualsiasi età e da qualsiasi individuo. Provoca acidosi sistemica (o metabolica), condizione in cui il pH del sangue ha un valore acido, che causa è causa della formazione di diversi stati: candidosi intestinale, emicrania, obesità, problemi cardiovascolari, intestino permeabile, etc., e un ambiente eccessivamente acido, come ampiamente dimostrato, può portare alla formazione di neoplasie maligne nell'organismo (la stessa AIRC dice che: "Il tumore può creare intorno a sé un ambiente acido").

È consigliato eliminare bevande gassate zuccherate, tutti quei prodotti a lunga conservazione che contengono zuccheri aggiunti e tutti quegli alimenti che hanno un eccessivo impatto sulla glicemia. È meglio prediligere alimenti naturali, non dolci come lo sono molti prodotti della nostra società d'oggi e ampiamente pubblicizzati, ma che in realtà sono nutrizionalmente importanti per il nostro organismo. I prodotti biologici non trattati sono indispensabili per la nostra salute, per mantenere il nostro organismo giovane e in forma; non è che a questo punto diventeremo degli immortali, no di certo, però saremo meno propensi ad ammalarci rispetto a chi sceglie di seguire un'alimentazione che contiene cibi zuccherati e raffinati. Educate i vostri bambini fin da piccoli ad evitare lo zucchero, evitatelo voi genitori per primi, facciamo in modo che la nostra alimentazione migliori e sia più sana. Ogni anno, obesi e individui affetti da patologie cardiovascolari costano una montagna di soldi al nostro sistema sanitario nazionale (per non parlare dei malati oncologici). Poi noi ci lamentiamo perché vengono fatti tagli ai fondi per gli ospedali, non si investe nella ricerca, tante cure sono a pagamento e così via (voglio però sottolineare che la cura è un diritto imprescindibile di ogni malato!). Iniziamo a curarci noi per primi ogni giorno, facciamo in modo che queste spese vengano ridotte e forse si avranno dei miglioramenti anche nella nostra società.